Estate a tinte Azzurre (di Riccardo Baldisserri)
Seconda parte del racconto in prima persona dei nostri ragazzi con cui vogliamo raccontare la fantastica ESTATE A TINTE AZZURRE che hanno vissuto i nostri portacolori che si sono guadagnati la possibilità di indossare la maglia Azzurra e dimostrare che anche IMOLA C’E’!
E ora è il turno di Riccardo che, come Ilaria, ha conquistato la Maglia ma pure la possibilità di girare il Mondo (è proprio il caso di dirlo) e vivere esperienze indimenticabili. Anche in questo caso abbiamo la certezza che non sarà un’esperienza fine a se stessa.
L’ultimo try-out della Nazionale è stato un raduno di 4 giorni a Buttrio (UD) dal 7 al 10 giugno. Eravamo in 40 e tutti pronti a dare il massimo pur di entrare nei 19 che avrebbero indossato la maglia Azzurra.
In quei 4 giorni abbiamo disputato 8 partite a ranghi misti ed assistito a lezioni di teoria da parte dello staff tecnico.
L’ultimo giorno di raduno dopo la partita nella mattinata ed il pranzo tutti assieme, siamo partiti per far rientro a casa carichi di speranze.
Durante il raduno ero sicuro di aver dato il massimo per farmi notare ma avevo comunque sensazioni negative in quanto la concorrenza era ad un livello che reputavo più alto del mio.
Prima di arrivare ad Imola, ci siamo fermati a casa dei nonni a Ferrara per “consolarci” con un buon piatto di tagliatelle fatte dalla nonna.
Durante la cena mio padre ha ricevuto alcuni sms ma non ha voluto dirmi da chi. Poco dopo però mi guarda e dice: “Ti hanno preso!! Sei in Nazionale!!”.
Non ci volevo credere e l’emozione era talmente forte che mi sono commosso così come i miei nonni tanto da non riuscire a finire le tagliatelle (e non è da me in quanto ci vivrei dentro).
Questa sicuramente è stata la notizia più bella che abbia mai ricevuto in vita mia; non ci volevo credere, era un sogno che mai avrei pensato di poter realizzare. Ero in Nazionale!! Avevo raggiunto un traguardo desiderato da molti miei coetanei. Già fantasticavo sulla mia ESTATE A TINTE AZZURRE!!
Ho subito condiviso questa gioia con mia madre e mia sorella ed anche loro si sono commosse con me.
Il 29 giugno, dopo un paio di giorni di ritiro a Buttrio, insieme a tutti i miei compagni di Nazionale siamo partiti con l’autobus con destinazione finale Trebic (Repubblica Ceca) sede dei Campionati Europei. Iniziava finalmente l’avventura Europea.
Il giorno successivo all’arrivo in terra Ceca, dopo colazione siamo andati a fare una seduta atletica in un parchetto adiacente all’hotel e dopo pranzo ci siamo diretti verso il campo per l’allenamento di rifinitura; sfortunatamente, però, appena arrivati ha iniziato a diluviare costringendoci ad iniziare più tardi.
Finito l’allenamento siamo tornati in hotel e dopo la cena siamo andati a letto sfiniti ma carichi per il giorno seguente.
Finito il pranzo ci siamo diretti verso lo stadio dove abbiamo giocato la prima partita. Avversario dell’esordio il Belgio. In questo match non sono sceso in campo ma ho avuto modo di vedere i miei compagni quindi di conoscerli meglio. Vinta 14-4 ma nella mia testa c’era già la partita contro la Francia con la speranza di giocare.
E venne il giorno in cui finalmente potevo coronare il mio sogno e vestimi di Azzurro!
Potevo esordire in Nazionale contro la Francia giocando esterno sinistro!
Alla mia prima apparizione sul piatto di battuta mi sentivo emozionato ma conscio che avrei dato tutto me stesso per mettere in pratica quanto di buono appreso durante tutti i miei allenamenti.
E l’esordio non poteva andare meglio! Un doppio sull’esterno destro e un triplo sull’esterno centro nelle due apparizioni nel box.
Ero al settimo cielo perché avevo contribuito alla vittoria per 13-2.
Dopo l’esordio vincente ho sempre giocato titolare come esterno sinistro.
La sconfitta (ininfluente ai fini della qualificazione) maturata per 17-11 contro l’Olanda ci ha insegnato molte cose e la semifinale contro la Repubblica Ceca è stata la dimostrazione che avevamo imparato molto nella sconfitta.
Prima della semifinale contro i padroni di casa la tensione era alta e anche sui volti dello staff tecnico si leggeva l’importanza della partita.
Personalmente è stata la partita che mi vissuto con più agitazione soprattutto perché la vittoria ci avrebbe portato in finale per affrontare nuovamente l’Olanda e poterci prendere la rivincita.
Sono partito ancora una volta titolare come esterno sinistro. La partita si è giocata soprattutto in difesa senza errori sia da parte nostra che da parte dei padroni di casa.
In battuta ho fatto un doppio e un singolo e il punto dell’1-0 porta la mia firma. Mi sentivo al settimo cielo e carico come una molla.
La partita è terminata con il punteggio strettissimo di 2 a 1 ed è stata Finale!
Il giorno dopo siamo scesi in campo per giocarci il primo posto ai Campionati Europei contro la compagine Olandese che era data per favorita visto il risultato con cui due giorni prima ci avevano piegato.
Anche per la finale lo staff tecnico ha deciso di puntare su di me e sono entrato come esterno sinistro.
La tensione era alta ma in testa avevo solo la voglia di vincere e di diventare Campione d’Europa assieme ai miei compagni.
All’ultimo attacco mi presento nuovamente nel box di battuta; il conto dice 2 strike e 1 ball per cui ho cercato di liberare la mente e restare tranquillo… Sbammm! Un doppio sulla linea di terza!
Ultimo attacco Orange con il risultato di 7-5 per noi… 2 out con uomini in seconda e in terza… battuta insidiosa sul nostro interbase ma che con un grande guizzo è riuscito ad intercettare tirando in prima ed eliminando così il corridore.
Eravamo Campioni!! Campioni d’Europa!!
Tra la felicità e la gioia è scappata anche qualche lacrima da parte mia e dei miei compagni di squadra ma non poteva essere diverso viste le emozioni che stavamo provando.
CAMPIONI D’EUROPA E IN TUTTO QUESTO SONO ORGOGLIOSO CI SIA ANCHE UN PEZZETTINO DI IMOLA.
Dopo la fantastica esperienza Europea conclusasi col primo posto, la mia ESTATE A TINTE AZZURRE non si è conclusa.
Il 15 Luglio siamo stati nuovamente convocati per un raduno pre-Mondiale di 3 giorni a Buttrio dove abbiamo disputato 6 partite. Avversari di turno Repubblica Ceca Under 12 e 13 e la Nazionale sperimentale Under 13 italiana.
L’ultimo giorno di raduno, dopo la partita mattutina e il pranzo tutti insieme siamo ritornati casa per poi rivederci la settimana successiva per partire in direzione Campionati Mondiali (solo a scrivere Mondiali mi torna la pelle d’oca..).
Il 23 Luglio ritrovo generale a Roma al Centro Tecnico del C.O.N.I. dell’Acquacetosa dove, dopo le formalità e la sistemazione nelle stanze, al pomeriggio ci aspettava un allenamento intenso di 4 ore; dopodiché una bella doccia e cena tutti carichi per la partenza del giorno dopo.
Tutti in piedi molto presto in quanto l’aereo non ci avrebbe aspettato! Colazione e via… direzione aeroporto di Fiumicino dove ad attenderci c’erano i genitori ma soprattutto l’aereo che ci avrebbe accompagnato in questa bellissima esperienza Mondiale a Taiwan.
Dopo 13 ore di viaggio in cui un po’ tutti abbiamo provato a riposare, ad attenderci c’erano i bambini che sarebbero stati sempre con noi sugli spalti durante le partite. Avevano organizzato tutto nei minimi particolari; striscioni, cori, macchine fotografiche ed taccuini per gli autografi.
Dopo aver preso possesso delle nostre stanze in hotel abbiamo pranzato, abbiamo fatto una seduta atletica molto leggera vista la molta stanchezza dovuta dal fuso orario. Eravamo tutti stanchissimi e dopo cena non vedevamo l’ora di infilarci nel letto.
E arriva così il giorno dell’esordio Mondiale. La possibilità di confrontarci con le migliori squadre al Mondo a partire dai Campioni in carica degli Stati Uniti passando poi per le squadre del Centro e Sud America per arrivare alle squadre Asiatiche. Se mi avessero detto qualche mese fa che ci sarei stato anche io mi sarei messo a ridere.. me ne dovevo ancora rendere conto.
Il giorno dopo, per il nostro debutto, ad attenerci c’erano i nostri “coetanei” del Venezuela (coetanei per modo di dire); vederli giocare era un onore e, anche se la partita è terminata con un sonoro 15-0 a nostro sfavore, il divertimento non è sicuramente mancato.
I giorni successivi abbiamo affrontato il Messico, in una tiratissima partita terminata col punteggio di 1-0 per gli avversari e gli USA in una partita a senso unico in cui abbiamo visto che la strada che dobbiamo percorrere per raggiungere la vetta del Mondo è ancora molto lunga ed in salita. Ci hanno fatto vedere giocate e situazioni difensive che avevamo potuto ammirare solo in televisione o su Youtube e non certo nella nostra categoria.
Alla fine però siamo anche riusciti a portare a casa anche la prima vittoria. Contro l’Australia abbiamo dimostrato che non eravamo arrivati lì per caso e che anche noi avevamo parecchie cartucce da sparare.
Dopo aver perso nettamente anche con la Corea del Sud, la nostra avventura è proseguita nel girone di consolazione per le posizioni dal 7° al 12° posto. Avversarie di turno Repubblica Ceca, Sud Africa e Isole Fiji (più gli Stati Uniti incredibilmente usciti dalla lotta per le medaglie).
Il girone purtroppo non è andato come speravamo perché la non pronosticabile sconfitta con la Repubblica Ceca ci ha relegato al 9° posto (nelle altre due parte vittorie nette contro Sud Africa e Fiji).
L’ultimo giorno del Torneo, avendo terminato le nostre fatiche, abbiamo potuto gustarci le partite valide per le medaglie. Il terzo posto è andato meritatamente a Cuba (che aveva iniziato il torneo rischiando il girone di consolazione). La finale per il primo posto è stata una “battaglia” a tinte Asiatiche e vedeva di fronte i padroni di casa di China Taipei ed i ragazzi del Giappone. E’ stata una partita bellissima e vibrante che ha visto prevalere i ragazzi di casa che per la prima volta si sono laureati Campioni del Mondo.
La sera dopo siamo ripartiti in direzione Italia e all’atterraggio è arrivato purtroppo il momento dei saluti e qualche lacrima è comparsa sui volti di tutti noi per la bellissima ed indimenticabile esperienza vissuta insieme. Ebbene sì, anche questa avventura è terminata; non è un punto di arrivo ma di partenza sperando di avere altre esperienze e di incontrarci nuovamente tutti assieme.
La mia ESTATE A TINTE AZZURRE mi ha segnato positivamente.
Mi ha lasciato ricordi e sensazioni che difficilmente potrò mai dimenticare ma anche la consapevolezza che con i sacrifici ed il massimo impegno nessun traguardo è irraggiungibile.
Riccardo Baldisserri
Notizia di lunedì 30 settembre 2019